L’ironia dissacratoria di Enrico Baj e, in particolar modo l’Apocalisse, una sua opera del 1978, sono stati i punti di partenza per il laboratorio didattico.
Tele e sagome di legno, allestiti secondo un certo criterio per generare una scenografia apocalittica costituita da mostriciattoli, demoni e personaggi inquietanti, con volti dai rimandi picassiani, posizionati a formare un grande girotondo, sono stati gli elementi cardine per la realizzazione di personaggi informi, curiosi, simpatici, ironici, mostruosi, bestiali e dispettosi.